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Il Dio mortale

Devo ammettere che è una tra le domande più interessanti ma anche frequenti che mi vien posta: ma i giapponesi credono che il loro Imperatore sia un Dio (o Kami che dir si voglia)?

E la mia risposta è sempre la stessa: si.
Ovviamente è una generalizzazione, visto che stiamo parlando di qualcosa come 140.000.000 di persone diverse, tra le quali ci saranno devoti e meno devoti, credenti in una o più religioni e non è detto che queste siano quelle "tipiche", se mi permetti il termine, della zona... ma genericamente parlando basta guardare le cerimonie in cui l'Imperatore si affaccia per un solo attimo dinnanzi al suo popolo per poter leggere negli occhi di tanti un ardore che se non è religioso... ci va decisamente vicino.

E per noi italiani non è facile immaginare che nel 2020 ci sia qualcuno che possa credere che una persona, per quanto possa essere importante o meno, religiosamente parlando come in qualsivoglia altro contesto, che possa esser creduta una Divinità... dimenticando che ogni Religione si fonda su un concetto base che è la Fede: credere.
Se si ha la Fede si crede, se non si crede allora non si ha la Fede.
Si posson trovare "bizzarrie" in tutte le Religioni presenti, passate e future (suppongo), ma queste diventano più "accettabili" a seconda di quanto ci sono vicine, di quanto le percepiamo come "usuali".
E per i Giapponesi non c'è nulla di più usuale di poter vedere i propri Dei, Imperatore compreso.

Tutto ebbe inizio innumerevoli Ere or sono, quando ancora Dei e mostri vagavano per queste terre appena emerse, tirate su dalle profondità marine dall'opera dei primi Kami.
Le storie si avvicendavano, nascevano e morivano, e i Kami con loro.
Tutto questo viene raccontato nel Kojiki, il libro che è un po' una sorta di "Bibbia", se mi passi il termine, della Religione Shintoista.

 

E dopo la "creazione", e dopo i primi assestamenti, si giunse, infine, ad un tempo in cui si sarebbe potuta gettare la base per l'Impero del Giappone, stabilizzando una volta per tutte (si fa per dire) queste terre.
A quel tempo la Kami Amaterasu regnava in Cielo ed era più che ovvio che il Giappone spettava a Lei, ma visto che il giorno, la luce e il sole eran sotto la sua responsabilità, non era certo il caso che si allontanasse dai cieli, così inviò suo figlio...

 

Ora, in realtà qui la storia si fa un po' complessa, o, meglio, ci sarebbero vaie storie da raccontare perché ne sono accadute di cose, ma teniamoci anche questa bella chiacchierata per un'occasione ad hoc, altrimenti sviamo eccessivamente dal discorso principale e il presente scritto diventa chilometrico.
Morale della favola: alla fine si riesce a incoronare Imperatore del Giappone il nipote della Kami: Ninigi.

 

 

Qualche Kami della Terra (c'è una netta differenziazione tra i Kami del Cielo e quelli della Terra, con questi ultimi che spesso sono un po' dei buzzurri e sembra che in qualche modo siano imparentati con il non-più-Kami Susanoo, fratello della Kami Amaterasu) crea problemi, qualche altro accetta la cosa... ma bene o male la situazione si stabilizza: queste saranno le ultime storie mitiche (e, anche qui, più o meno, visto che, anche se da qui a breve il testo prenderà una via ben più storica, manterrà sempre un po' di "magia" fino ai giorni contemporanei dell'epoca).

E tra queste c'è quella che deve spiegare come mai l'Imperatore è un Kami (attenzione, non un semi-Kami, come si può credere, bensì un Kami vero e proprio... essere un Semidio implica un genitore Divino e uno umano, o qualcosa del genere, mentre qui ancora di umani non se ne fa accenno) ma muore.

E così arriva una delle storie dell'Imperatore Ninigi.

 

Il nostro eroe sta vagando per il suo Impero quando, ad un certo punto, tra le mille e più avventure, incontra una ragazza bellissima e se ne innamora.
Quando le chiede il nome, questa risponde dicendo di essere la Principessa "Fiore dell'Albero di Ciliegio" (Ko no Hana Sakuya Hime, per qualche oscuro motivo patrona dei vulcani, e quindi tecnicamente anche del Monte Fuji) e di esser figlia del Kami della Terra Oyamatsumi, ovvero il Kami Terrestre della Montagna (per evitare equivoci NON è il Monte Fuji), che poi altri non è che una sorta di fratello maggiore della Kami Amaterasu, visto che è nato comunque dagli stessi genitori, i primi Kami Izanagi e Izanami.

Comunque sia, l'amore è già sbocciato e quindi il nostro Imperatore prende la giovane e assieme vanno dal futuro suocero per dichiarare il matrimonio.
E al Kami Terrestre la cosa va più che bene: accetta subito.
Anzi, va così bene che propone all'Imperatore di sposare ANCHE l'altra figlia che ha: la Principessa "Lunga vita come la Roccia" (Iwanaga Hime).
L'Imperatore ringrazia ma rifiuta la seconda sorella (che poi sarebbe la maggiore) e decide di sposare solo la giovane e così convolano a nozze.
Il Kami la prende bene, ma la Kami rifiutata un po' meno bene... 

 

In realtà qui c'è da chiarire che non si parla di una maledizione o qualcosa del genere, quanto più di una conseguenza "automatica", data dalle azioni e dai coinvolti.
Quindi rimane il fatto che la Principessa Iwanaga "salutò" la novella coppia non proprio con auguri di ogni bene, ma le sue parole riportarono e resero noto semplicemente un dato di fatto, ovvero che se avesse sposato lei (o anche lei) i discendenti (che fossero figli suoi o della sorella minore) avrebbero ereditato l'immortalità della pietra, mentre avendo scelto solo la giovane Ko no Hana Sakuya, i loro figli sarebbero stati grandi e splendenti ma di vita breve come breve è quella del fiore di ciliegio.

Nonostante fossero comunque tutti Kami.


Da qui, quindi, riprende l'eredità dell'Imperatore Ninigi (che, tra l'altro, non inizia proprio bene visto che parte con un incendio doloso dove, fortunatamente, nessuno ci lascia le penne) con quelli che saranno i suoi eredi.
Giunto il tempo, quindi, il nipote della Kami Amaterasu lascia il trono a costoro e se ne torna dalla nonna (presumibilmente portandosi dietro anche la moglie, anche se non è molto chiaro... diciamo che mi piace pensare che sia così).

 

Quindi abbiamo i primi Imperatori che erano comunque Kami, figli di un Kami dei Cieli e una Kami della Terra, ma che già soffrivano di mortalità.

 

Da qui in poi inizieranno i semi-Kami, in quanto si inizieranno a sposare con delle donne mortali, comuni (più o meno) umane, per cui possiam parlare di un corpo che, almeno a livello fisico, è solo per metà Kami mentre per l'altra metà è mortale, ma da un lato abbiam già visto che la mortalità dell'Imperatore non è data da questo (e tra poco vedremo anche un "dettaglio" che lo sottolinea) bensì dall'unione di cui sopra.

 

Però teniamo a mente che gli attuali Imperatori sono, comunque, discendenti diretti di Kami che solo in seguito di unirono con umani.

 

Prendiamo in considerazione una "regola", ovvero che un qualcosa può avere un suo unico Kami... cioè, ci possono anche essere più Kami che patrocinano le montagne, ma una montagna specifica è associata al suo Kami e basta (questo lo si esemplifica già bene nella "creazione" nei Kojiki, quando i Kami creano qualcosa e da quel qualcosa che si creano vengono generati... magari approfondiamo un'altra volta anche questo: è molto affascinante!) per cui anche se una coppia Imperiale genera un tot di figli, non possono esser tutti Kami del Giappone, ma solo uno di loro.
Ovvero l'Imperatore vero e proprio.

Proprio per questo vi è un "passaggio di status", diciamo.

Lo abbiamo visto in TV durante le cerimonie per il nuovo Imperatore attuale, Naruhito: cerimonie al chiuso, con tanti Sacerdoti Shintoisti.
Ecco: tra queste cerimonie ve ne è una che è atta a spostare lo status di Kami dal precedente Imperatore e trasferirlo al nuovo.

 

Quindi, anche se tecnicamente l'Imperatore dovrebbe essere un semi-Kami, in realtà semi-Kami sono un po' tutti i figli di un Imperatore, mentre l'Imperatore in sé, una volta "incoronato" viene reso Kami a tutti gli effetti, strutturalmente ponendolo al pari del Kami Ninigi, ma, a causa del matrimonio di questi, in quanto comunque discendenti, gli altri Imperatori da Ninigi in poi sono mortali (nel senso che possono morire).

 

Lo so, lo so: non vedi l'ora di potermi dire "e allora quando alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l'allora Imperatore Hirohito ha dichiarato di non essere un Dio?"
Benissimo, parliamone.

In primis una dichiarazione fatta sotto costrizione possiam già da soli ben immaginare quanto venga tenuta in considerazione da chi l'ascolta: io ho due occhi, e tutti sono in grado di vedere che è così, ma se mi punti una pistola alla fronte e mi obblighi a scrivere qui un Articolo dove, a seguito della tua minaccia, rendo noto a tutti che di occhi ne ho uno solo... non so in quanti ci crederanno, sebbene sia perfettamente plausibile che io possa, per qualsivoglia motivo, avere un solo occhio.
Seconda cosa, proprio il contesto ha infiammato ancora di più i cuori dei Fedeli, in quanto venne visto come un atto di profonda umiliazione effettuato dall'Imperatore per il proprio Popolo: insomma un gesto degno di un Kami.

Ultima, ma qui andiamo sul tecnico, le parole usate: per non far diventare questo Articolo un qualcosa di devastantemente noioso, diciamo che la famosa Dichiarazione della Natura Umana dell'Imperatore... è tutto fuorché tale.
La potremmo/dovremmo ribattezzare, al massimo, Dichiarazione della Natura non Divina dell'Imperatore... e anche così, comunque ci hanno "fregato".
Lo status di cui abbiam parlato, quello duplice quindi sia di discendenza (che vede i figli di un Imperatore come semi-Kami) non viene in alcun modo negato, visto che si parla esplicitamente di Akitsumikami, ovvero di "Kami manifesto", o 100% Kami insomma: l'Imperatore Hirohito ha sottolineato ciò che tutti già sapevano, ovvero che i figli di un Imperatore non sono Kami al pari di Kami come Amaterasu.
Vista la natura SEMI e la cerimonia, il termine tecnico con cui vien definito lo status dell'Imperatore è quello di Arahitogami, ovvero... potremmo tradurlo come "estensione nel tempo di un Kami": in parola povere, quello che accade nella cerimonia di cui parlavamo sopra... spostare da un corpo all'altro l'essenza Divina.

E l'Imperatore non ha mai negato di esser un Arahitogami.

La cosa si fa ancora più "ufficiale" se prendiamo le frasi della famosa Dichiarazione ("...il legame tra Noi e il Nostro Popolo si è sempre fondato sulla reciproca fiducia e non sul derivare da leggende o miti, secondo i quali l'Imperatore è un Akimitsukami e il Popolo stesso altrettanto di origine divina..."), dove appunto non vien negato il "Credo" della Fede verso l'Imperatore ma vien negata una diversa Fede comunque non esistente, compresa quella della discendenza Divina del Popolo che proprio non è mai esistita direttamente (e il Kojiki parla chiaro a riguardo: gli umani, compresi i giapponesi, sono semplicemente umani).

Se poi prendiamo anche dichiarazioni successive, come ad esempio accadde nel '77, dove l'Imperatore chiarì che "che il Popolo giapponese sia di origine divina è chiaramente una favola, un mito. Diversa cosa, invece, la Famiglia Imperiale".

 

Insomma, han fregato gli americani alla grande (più o meno, visto che comunque la Costituzione se la son fatta appioppare... e ai tempi del COVID-19 abbiam visto quanti danni è riuscita a fare).