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L’acqua della Gioventù Perenne

Nel mio vagabondare per il Giappone devo dire di esser sempre stato, probabilmente, fortunato: quale che fosse il tempo atmosferico, ne veniva sempre fuori qualcosa di buono.
Ad esempio, mi torna in mente quando, con mia moglie, andammo per un weekend in quel di Fukuoka: fu un weekend di pioggia continua ma questo ci permise di vedere dei ciliegi (eravamo in periodo di hanami) i cui dolci petali dei fiori, con le goccioline appese, rendevano tutto un po' più magico.
Le montagne avevano i contorni sfumati dai nuvoloni e tutto sembrava sospeso in un senso di... magia.
E, a proposito di magia...

Si chiama Kashii ed è una frazione interna della città di Fukuoka, nell'omonima Prefettura, nell'isola del Kyushu.

Già di per sé ci vorrebbero ore per descrivere quanto sia bella quest'isola, e non basterebbe comunque tempo per poi approfondire le meraviglie che ho avuto modo di scorgere nella mia, purtroppo, fugace visita nella zona di Fukuoka... ma, per questa volta, mi limiterò a raccontare di uno dei luoghi che ho avuto la fortuna di visitare.

Probabilmente la zona di Kashii è nota quasi esclusivamente, a giudicare anche dal numero di persone che incontrai, per la presenza del magnifico Kashiigu, un Santuario Shintoista che si trova a due passi dalla stazione dei treni chiamata Kashiijingu, in suo onore, è che onora l'Imperatore Chuai e l'Imperatrice Jinguu.

In effetti la mia meta, quel giorno, era esattamente il Santuario e solo in seguito sarei capitato, grazie esclusivamente alla curiosità scaturitami nel vedere un cartello che forniva informazioni sulle attrazioni della zona, in quella che poi si rivelò essere un'affascinante scoperta.

 

Parliamo dei primi secoli dopo Cristo, ed in Giappone si narra vi fosse un uomo che... tanto normale non era.
Figlio di un Kami e di una Principessa del Mare, secondo le leggende, visse per qualcosa come 300 anni, sempre vicino alla Famiglia Imperiale, di cui fu a volte consigliere ed, altre volte, perfino Ministro, se non Gran Ministro: da quest'uomo, oggi, si dice, discendono quasi una trentina dei grandi Clan del passato, tra cui i famosi Soga.
Di cinque grandi Imperatori, accanto ai cui nomi figura anche quello di quest'uomo, di certo la più famosa delle imprese (se tralasciamo il "dettaglio" della longevità stessa) fu quella che lo vide accanto all'Imperatrice Jinguu: l'invasione dei Regni di Corea.

Oggi viene onorato in un Santuario Shintoista nella Prefettura di Tottori... e mi son ripromesso, quanto prima, di visitarlo.

Stiamo parlando di Takenouchi no Sukune, Saniwa (una sorta di medium attraverso cui i Kami, e non solo, parlano agli uomini) la cui abitazione si trova a due passi dal Santuario Shintoista di Kashiigu.

 

O, meglio, si trovava.

Oggi, al suo posto, ci sono altre abitazioni di, suppongo, ben più comuni persone.

 

Ma, incastonato tra le semplici casette di campagna, si intravede un Torii, un portale Shintoista che introduce ad un'area sacra.

Varcandolo ci si trova in quel che ha tutto l'aspetto di un semplice retro di casa di qualcuno e, in fondo, proprio addossato al muretto delimitante dell'abitazione, sembra esserci un piccolissimo Santuario.

Avvicinandosi, tuttavia, si può subito notare che non è un comune Santuario, poiché al posto della Camera Interna (la costruzione più sacra e fulcro dell'oggetto di venerazione) vi è una sorta di cabinotto, molto semplice e dall'aspetto piuttosto vissuto.
Ci si può avvicinare e lo si può perfino aprire, cosa del tutto anomala per questo genere di edifici.

 

E qui si può trovare la protagonista di questa storia.

Viene chiamata Furousui 不老水 (Acqua della Gioventù Perenne) ed è una rigogliosa fonte che sgorga allegra.
Questa era la fonte a cui si abbeverava Takenouchi no Sukune e, taluni affermano, è strettamente legata alla sua straordinaria longevità.
Il Saniwa ne fece dono a vari Imperatori che, altrettanto, ebbero una vita ben più lunga del normale corso vitale degli uomini.
Ancor oggi la si trova nell'elenco delle 100 Acque Importanti del Giappone e, da quel che ho capito (visto che non ho assistito a nulla del genere nella mia breve permanenza), gli abitanti della zona amano raccoglierla per berne copiosamente.

 

Forse una sorsata avrei dovuto darla anch'io...

La sera, per amor di cronaca, però rimasi deluso: andammo a cenare in quella che era la più famosa e rinomata, o, almeno, così ci suggerirono le ricerche in rete, delle yatai di Fukuoka.
Due ore di fila, sotto la pioggia, tanta era la fila... per una cena mediocre.
Anche l'atmosfera non era nulla di speciale e il servizio sbrigativo e per nulla familiare.