Sinceramente non so quanto di questa storia corrisponda a verità, fatti accaduti ma magari poi romanzati, o sia semplice frutto di creatività per un qualche
motivo... ma trovo che, nel suo pur poter essere del tutto inventata da chissà chi, abbia una bellezza tutta sua, propria delle storie nate per insegnarci qualcosa.
Anche quando quel "qualcosa" ci sfugge.
Una fotografia di un aspetto del Giappone e dei giapponesi che non viene mai rivelata, forse "inutile", poiché non vende nulla, ma, per me, molto bella e... tutto sommato, quindi, direi...
reale.
Kesaran Pasaran.
Sembra un gioco di parole, una specie di scioglilingua... e invece, in una piccola città costiera del Giappone, questi suoni significano proprio l'essenza della felicità, o, meglio,
dell'esaudirsi della felicità.
Il Kesaran Pasaran è una piccola palla di pelo bianca che scende volando, ondeggiando giù dal cielo e ovunque si posi, porta grandi fortune.
Nella città di Atsumi (Prefettura di Yamagata) si trova un Santuario Shintoista che, si dice, ne conservi una nella sua Camera Interna (la descrivo nel mio saggio sullo Shintoismo, trovi maggiori
informazioni qui) e che questa venga letteralmente onorata, al pari di un Kami, affinché continui a donare alla città fortuna e
serenità.
Ma, un po' come per tutti gli oggetti sacri, la Kesaran Pasaran custodita dal Santuario non è visionabile: la sua esistenza permane nella fiducia (o Fede) esibita dai sacerdoti
o dai contadini che vivono nelle vicinanze e che periodicamente portano doni per onorarne la presenza e manifestare la propria devozione.
E allora, ci sono testimonianze a cui possiamo appellarci?
Qualcuno racconta di famiglie, ricche famiglie, che ne hanno una in casa, ma tutti negano di esser tra questi pochi fortunati e nessuno sembra sapere il nome di chi ha avuto questo dono dal
cielo... o, almeno, nessuno sembra disposto a parlare.
Fino a che... non salta fuori l'Acquario di Kamo.
L'Acquario di Kamo, nella vicina Tsuruoka, è noto per essere l'acquario con il più alto numero di meduse al mondo... ma entrandoci, si posson vedere fin da subito due piccole palline di
pelo, candide, appese di fronte ad una vasca dei pesci.
Due Kesaran Pasaran?
Tatsuo Murakami ha 80 ed è il direttore dell'Acquario... da sempre.
Le due Kesaran Pasaran sono sue: afferma di averle trovate 30 anni fa mentre passeggiava sul Monte Gassan.
All'epoca, racconta, l'Acquario faticava a sbarcare il lunario, raggiungendo a stento i 150.000 visitatori in tutto l'anno e così il direttore iniziava a perdere le speranze.
Conosceva la leggenda, per cui si mise a cercare queste palline di pelo che portano fortuna... ma tutti quelli che conoscevano la storia, o gli dicevano di non averne mai avuta una, oppure lo
allontanavano.
"Nella mia famiglia", racconta che gli era stato detto una volta, "solo il capofamiglia può guardare la Kesaran Pasaran, quando se ne prende cura: è il tesoro che mantiene in salute e fortuna la mia famiglia, non ce ne separeremmo mai e lei non può neppure vederla!"
Un giorno, quindi, il direttore, oramai allo stremo, si trovava a passeggiare in una pacifica giornata primaverile, quando gli parve di vedere qualcosa muoversi in aria: guardò meglio e vide
queste due palline di pelo, venir giù come se fossero foglie, vicino ad un albero.
Una volta che queste toccarono il suolo, tra le radici di un grosso faggio, le raccolse e le portò con sé.
Era il 1997, l'Acquario di Kamo era praticamente sempre deserto... e poi, la vasca che esibiva una piccola medusa in mezzo a dei coralli, divenne così apprezzata da farsi pubblicità da
sola.
Divenne letteralmente virale!
Quell'anno, l'Acquario registrò il doppio dei visitatori e il numero continuò a crescere, tanto che oggi è un Acquario noto a livello mondiale.
Ovviamente, tutti vogliono la felicità, soprattutto in maniera così semplice come il mero possedere un qualcosa che si trova per strada.
Difatti, Masaaki Honma, uno dei curatori del Museo Prefetturale di Yamagata, racconta di esser sempre molto indaffarato con la richiesta da parte di privati nell'esaminare Kesaran
Pasaran o presunti tali.
La maggior parte delle volte, confessa, è dura dire alle persone che non hanno trovato la scorciatoia per la felicità, perché quello che han portato ad esaminare è, spesso, proprio una palla di
pelo, una comune palla di pelo, intendo... tipo pelo di coniglio o simili.
Altre volte è qualcosa di comune origine vegetale, come i Denti di Leone...
Ma ci sono ancor oggi famiglie che tengono piccole palle di pelo candide dentro armadi ritenuti sacri ed importanti, le circondano di rituali familiari e affidano le preghiere affinché continuino
a portare serenità e fortuna agli eredi.
E quando avvenimenti come quelli dell'Acquario (di cui non sappiamo ancora cosa siano queste due palle di pelo) iniziano ad esser raccontati, a vivere e viaggiare di bocca in
bocca... chi di noi, tutto sommato, non vorrebbe sollevare gli occhi al cielo, vedere una pallina di pelo candida svolazzarci sopra la testa e rassicurarsi di un futuro di felicità?
Kesaran Pasaran... quindi esiste o no?
Sogno di una felicità o strumento per ricercarla?
O, ancora, qualcosa che, focalizzando la nostra mente, ci impedisce la ricerca della felicità?
Se ne parla nel Nihon Yokai Daijiden, ma è solo un accenno in una discussione sulle varie creature del folklore giapponese: una palla di pelo simile alla coda di un coniglio, grande quanto un
fagiolo o poco più, vien giù dal cielo e nessun uomo ne potrà vedere più di una in un anno.
E ancora una Cooperativa Agricola, una stazione di servizio... portano il nome "Kesaran".
Che questa abbia portato felicità?