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Lavorare in Giappone

Lavorare in Giappone...

Il sogno di molti, la realtà di altri.
La possibilità di tutti.

 

 

Che in Italia si soffra di una vera e propria crisi per mancanza di posti di lavoro è una realtà, può esser negata ma rimane purtroppo vera e tangibile.

Per alcuni è l'ultima, definitiva spinta per tentare di realizzare un sognoandare a lavorare all'estero.

Se stai leggendo questo probabilmente lo sogni anche tu e hai una meta nel tuo sogno: il Giappone.

 

Ma cosa serve realmente per lavorare in Giappone?

Per prima cosa dobbiam parlare di Permesso di Soggiorno, perché in Giappone senza di esso lavorare (tralasciando le difficoltà di un'assunzione) è illegale.

Non parliamo del paese delle favole, anche in Giappone esiste il lavoro in nero, ma non credo che il tuo sogno sia di fuggire dall'instabilità economica del tuo paese per andar a vivere nell'instabilità economica e correre rischi legali dall'altra parte del mondo.

Per cui parliamo di Permesso di Soggiorno, detto comunemente anche "Visto" (probabilmente dall'inglese Visa, credo).

Esistono di diversi tipi di Visto ma oggi andremo ad analizzare quello che forse maggiormente ti interessa: il Visto Studentesco (Pre-college).

 

Visitare il Giappone col solo biglietto aereo non ti da alcun Permesso di Soggiorno, o Visto che sia. Sei considerato un turista, al di là delle tue possibili aspettative, e i turisti non hanno il permesso di lavorare.

Quindi, se il tuo scopo è quello di cercare un lavoro in Giappone c'è poco che tu possa fare: ti serve un Permesso di Soggiorno.

Il Visto Studentesco, o Visto Studentesco Pre-college, è la soluzione ideale in termini di opportunità e prezzo.

 

Io ho iniziato con un Visto Pre-college e come me molti altri italiani attualmente residenti in Giappone.

In cosa consiste il Visto Studentesco Pre-college?

Chi vuol visitare il Giappone in guisa di studente di lingua giapponese gode della facoltà di poter soggiornare fino a 2 anni (se paga!), tuttavia si è vincolati ad una scuola, in questo caso una scuola di lingua giapponese per stranieri (e alle sue regole, che variano da scuola a scuola ma che in genere hanno il punto fisso della presenza obbligatoria).

 

Come fare ad ottenerlo?

In molti si rivolgono a servizi gratuiti che fanno da tramite tra lo studente e la scuola.

Tali servizi, a mio avviso sono inutili e, in realtà, spesso, per assicurarsi che lo studente venga accettato, chiedono dati esagerati.

Perché vogliono lavorare (perché di questo si tratta, che dir si voglia) solo con "studenti certi"?

Perché, semplicemente, a questo mondo nessuno regala nulla e se un servizio non chiede un pagamento diretto da chi ne usufruisce, evidentemente ha altri modi per tirar acqua al suo mulino.

In questo caso, spesso, tali servizi hanno accordi con determinate scuole, dalle quali ricevono percentuali in base al numero di studenti che inviano (nonché spesso anche con agenzie immobiliari, per cui spingono per determinate sistemazioni, non sempre le migliori o le più economiche).

Questo vuol dire limitare la propria scelta ad un determinato numero di scuole in accordo col servizio: se la scuola è buona, la cosa potrebbe non essere un problema, ma ci sono casi di italiani che han speso molto per frequentare istituti mediocri.

 

Un altro metodo, che mi sento di consigliare, è quello di cercare su internet da sé la scuola, chiedendo pareri e cercando giudizi spontanei e disinteressati da parte di chi la conosce (studenti, ex-studenti, residenti in zona che han avuto modo di conoscere studenti, ecc).

Queste sono scuole per stranieri, per cui han sempre un sito web in lingua inglese o comunque dello staff che è in grado di leggere e rispondere a delle email in lingua inglese, per cui non esitare a contattarle per chiedere informazioni.

 

Una volta determinata la scuola che reputi sia quella che fa per te (è possibile cambiar scuola durante la permanenza in Giappone, ma è piuttosto scomodo e complesso), semplicemente manda una email (in giapponese, se te la senti, o in inglese) e la scuola ti dirà tempistiche, metodi di pagamento e documenti necessari per l'iscrizione.

Perché il Visto Studentesco Pre-college è il metodo maggiormente utilizzato?

Innanzitutto studierai la lingua giapponese.

Potrai partire da zero (come il sottoscritto) o effettuare un test all'inizio per determinare il tuo livello e quindi iniziare da quel punto.

E' impressionante la qualità del risultato ottenibile in queste scuole: in 2 anni sarai ad un livello superiore rispetto ad un laureato in lingua giapponese presso un'Università italiana (senza nulla togliere al valore delle Università italiane, ovviamente).

Verrai preparato e guidato per i JLPT (Japan Language Proficiency Test), che è realmente l'unica qualifica di competenza nella lingua giapponese che i datori di lavoro in Giappone richiedono.

Otterrai inoltre una certificazione da un istituto giapponese, e questo può anche valere agli occhi del datore di lavoro giapponese, ma, soprattutto, male che vada, ha un suo peso per cercare un lavoro in Italia a riguardo della lingua giapponese.

Hai un Visto, cosa che ispira una certa sicurezza e ti permette di ottenere colloqui di lavoro (senza averlo, rassegnati: nessuno ti concederà un colloquio... in tutte le offerte di lavoro si richiede di base la residenza in Giappone, ovvero il possesso di un qualsiasi Permesso che sia superiore al timbro d'ingresso sul passaporto da turista).

Dulcis in fundo, puoi chiedere il permesso per lavorare fino a 28 ore settimanali (in genere se la scuola è qualitativamente buona lo fa per te, su richiesta): questo ti crea possibili presupposti per il campo lavorativo (non sono pochi gli italiani che hanno iniziato con un part-time per poi ottenere un Visto Lavorativo grazie alla fiducia guadagnata e alla competenza dimostrata. Altri invece han conosciuto utili contatti sul posto di lavoro che poi si son trasformati in datori di lavoro), nonché ti permette di testare sulla tua pelle il mondo del lavoro giapponese (molto diverso da quello italiano su molti punti).

Si ma oltre al Visto cosa serve davvero per lavorare in Giappone?

Innanzitutto di sicuro conoscere la lingua aiuta, anche se io preferisco sempre suggerire che è un requisito basilare.

Vero è che ci son stati casi di italiani (e altri stranieri) che senza parlare giapponese han trovato lavoro, ma non è certo il modo migliore per cercar un lavoro in Giappone.

Conoscere l'inglese può aiutare (a patto che si sia a livello madrelingua e certificabile) ma solo se si parla anche il giapponese: in Giappone l'uso della lingua inglese rasenta lo zero.

 

Non è necessaria una laurea in giapponese, ma l'attestato JLPT, possibilmente di Livello 2 o 1 (i più alti), è la certificazione ottimale.

 

Il Giappone non cerca manovalanza: è vero che è facile trovare un impiego part-time come cameriere, ad esempio, ma si tratta comunque di qualcosa di sussidiario, una volta scaduto il Visto Studentesco è quasi impossibile ottenere un Visto Lavorativo come cameriere... e comunque con la paga ci paghi l'affitto del monolocale e poco più: una ben misera vita, non credi?

 

Quindi avere delle competenze è un grandissimo aiuto: un corso breve, certificato, sull'uso di CAD, ad esempio.

Dalle parole ai fatti!

Come si trova un lavoro in Giappone?

Premesso che tu abbia seguito questo iter di cui si è discusso, ovvero il Permesso di Soggiorno di tipo Studentesco Pre-college (che non è certo l'unico modo esistente, lo ripeto, ma, a conti fatti, ti presenta la via più economica per provare a realizzare il tuo sogno) e che quindi disponi di un Visto, competenza linguistica (che sia maturata prima o durante la permanenza in Giappone) e una qualche competenza lavorativa, non ti resta che presentarti in un centro di collocamento (in Giappone funzionano davvero!) e presentare gratuitamente la tua domanda di assunzione.

Potresti trovare al primo colpo il lavoro che fa per te, ma se così non fosse comunque l'ufficio di collocamento ti aiuterà a trovar intanto qualcosa.

Inizia con quel che trovi: maturerai contatti, esperienza col mondo lavorativo giapponese (molto diverso da quello italiano, non mi stancherò mai di ripeterlo) e amplierai il tuo curriculum con una o più esperienze lavorative in Giappone.

 

E la laurea?
E anni e anni di esperienza lavorativa?

Spesso circolano informazioni contorte riguardo requisiti che, in realtà, non esistono.

 

Mi spiego meglio:

esistono molti tipi di Permesso di Soggiorno di tipo Lavorativo, praticamente uno per ogni categoria di lavoratore (ad esempio c'è quello da intrattenitore, quello da insegnante, quello da cuoco... per fare esempi banali ma semplici da inquadrare), e alcuni di questi (mi permetti di ripetermi? Solo alcuni di questi!) hanno dei requisiti.

E mi pare pure ovvio e banale... non è che in Italia o altrove per un posto da astronauta prendono il primo che manda un curriculum, no?

In questi casi allora è richiesta una Laurea oppure, come sostituivo, un tot di anni di esperienza.

Altri magari non accettano proprio richieste se non si è provvisti di una Laurea.

Altri se non si è provvisti da anni di esperienza.

Ma stiamo comunque parando di cose abbastanza ovvie.

Vogliamo vedere un esempio concreto, dati alla mano?

 

Prendiamo come punto di riferimento, invece dello YouTuber di passaggio, il un vero sito che si occupa dell'Immigrazione in Giappone:

http://www.juridique.jp/immigration.html (in inglese)

 

Vogliamo provare a lavorare come Engineer?

Bene, vediamo quali requisiti servonooltre ad ottenere un datore di lavoro che mi garantisca l'assunzione, per ottenere il Permesso di Soggiorno di tipo Lavorativo da Engineer:

Engineer: University degree in the corresponding field or 10 years of professional experience

Questo vuol dire che un laureato nel settore può tranquillamente tentare di ottenere il Permesso di Soggiorno.

 

E se non ho la Laurea?

Beh, allora van bene anche 10 anni di esperienza nel settore (certificabili, ovviamente).

Un compromesso non male, direi.

 

Mi sembra anche normale perché, con tutto il rispetto, io un dottore in ospedale che non sia laureato in medicina ma che abbia solo la terza media (con tutto il rispetto, perché il valore di una persona non si misura certo con le lauree o cose del genere) non ce lo metterei mai... e come me penso che nessuno lo farebbe, da nessuna parte del mondo.

Per cui non cadete vittima né di negativismi che parlano di chissà quali requisiti né di chi vi alletta con facili assunzioni tramite loro interventi o cose del genere:

solo l'Ufficio Immigrazione può concedere il Permesso di Soggiorno e queste sono le regole per concederlo.

 

Ma vediamo un secondo esempio: Skilled labor (esempi includono cuoco, architetto, istruttore di sport, ecc).

3-10 years' professional experience (number of years depending on the type of work) in the corresponding fields (including the period of training)

Anche qui nulla di incredibile che non sia, tra l'altro, sensato.

Vuoi fare il cuoco?

Dai 3 ai 10 anni di esperienza (non so, sinceramente, quanti siano richiesti per il cuoco).

Vuoi fare l'istruttore in qualche palestra?

Dimostrami che hai esperienza in questo settore.

 

Un mio consiglio?

Provaci! Buttati, ma col paracadute.

Il Giappone offre molte e grandi opportunità ma non è il paese dei balocchi, devi esser pronto, sveglio e preparato.

Buona fortuna!