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Oggi si diplomano

Me ne ero totalmente dimenticato.
Oggi, in un giorno di riposo dal lavoro, me ne stavo beato a dormire nel mio letto: immerso nel tepore del futon, il viso che veniva solo leggermente sfiorato dal bel sole che in questi giorni ha riscaldato Kyoto, il sole che preannuncia la Primavera.

Poi le voci, gioiose e festose, quelle giovani voci degli studenti della scuola che si trova proprio accanto a casa mia.
Risate, nomi che vengono chiamati a gran voce, un continuo ripetersi di "omedetou" (congratulazioni) e ancora risate e festa.
Mi hanno svegliato... è vero, avrei voluto dormire un paio di orette in più, ma, tutto sommato, è stato un risvegliarsi colmo di un'allegria, di una vitalità che mi ha messo la giornata in fase di buon umore.

 


Le scuole superiori, in Giappone, iniziano il loro anno scolastico in Aprile, in genere nella prima settimana, e lo concludono in Marzo, sempre nella prima settimana, dando inizio a un mese di vacanze (le altre vacanze saranno in Agosto, un altro mese, e nel periodo natalizio, dal 24 Dicembre al 7 Gennaio, circa).

Oggi, il 2 Marzo 2017, a Kyoto è il giorno in cui le scuole superiori si concludono, festeggiando con la cerimonia del Diploma.

In Gennaio sono iniziati i test di ammissione per le Università ed è stato davvero l'epilogo di un momento di forte stress, impegno e tensionesia per gli studenti ma anche per la famiglia: se è vero che la vita scolastica, già dalle elementari, ha iniziato a segnare il destino lavorativo (e quindi, in qualche modo, anche sociale) dell'individuo, è davanti alle porte dell'Università che tutto viene deciso.

Una buona Università vuol dire una vita lavorativamente sicura e probabilmente proficua... anche se, guardando il tutto con occhi umani, non è detto che sia anche una bella vita.

In ogni caso, tutto ciò che ha un inizio deve avere una fine e, per i giovani studenti giapponesi, questa è un po' la fine di tutte le loro fatiche adolescenziali: l'Università, a paragone, sarà uno spasso.

 

Già dalle 8.00 del mattino (orario in cui mi sono spostato da un bel sonno profondo verso quel dolce stato di dormiveglia, in cui il corpo vien cullato ancora nelle ali dei sogni mentre la mente vaga per prati di pensieri sconfinati, godendo di quella mancanza di logica che ci limita quotidianamente) è tutto un ridere, schiamazzare, correre a destra e manca... e ancora fotografie, un mare di selfie scattate con gli immancabili iPhone dalle sempre più colorate e fantasiose cover.

Il cortile della scuola era pieno di ragazzi e ragazze, con le loro divise, che festeggiavano, mostrando con orgoglio l'attestato di diploma e i fiori ricevuti in dono.

Non c'erano molti genitori: oggi è un giorno lavorativo, un giovedì come tanti altri, per le aziende.

Ho visto alcune madri, tuttavia, tutte orgogliose, mettersi in posa vicino alle figlie, per delle foto più "tradizionali".

C'era un'energia e una gioia nell'aria così contagiose che non ho potuto far altro che guardarli sorridendo: il futuro del Giappone, oggi, a Kyoto, festeggia.

 

All'ora di pranzo i ristoranti erano sommersi dagli studenti in festa, ma non solo: anche i McDonald's e gli altri fast-food ospitavano momenti di ristoro più economici ma non meno allegri.

Tutto un vociare eccitato: un gruppo di tre ragazze siede in un tavolino e chiacchiera allegramente quando una delle tre, all'improvviso, scatta in piedi con un gridolino di gioia... pochi istanti dopo il tavolo e le ragazze vengono circondate da altre ragazze ed è un turbine di abbracci e risate.

Ci sono uniformi diverse, per cui probabilmente vecchie amiche, magari compagnie delle scuole medie, si sono rincontrate per caso in questo giorno di gioia e allegria.

 

Altri piccoli gruppi entrano nei Karaoke, che in Giappone sono piccole stanze (quasi) insonorizzate dove, nel privato del proprio gruppo, si possono cantare le canzoni preferite, su una base musicale scelta da un computer con un parco di scelta davvero mastodontico.

 

In un conbini (sta per convenience store, detto alla giapponese... un tipo di piccolo negozio multi-genere aperto 24h su 24) un duo di ragazzi sta parlando animatamente, intervallandosi tra guardare gli scaffali, comunicare tra di loro e controllare i loro cellulari, digitando con il solo pollice della mano che lo regge, ad una velocità inumana.

Il topic della loro allegra discussione è un Onsen (con questa parola si indicano i bagni termali giapponesi ma spesso viene usata per comodità anche per indicare strutture alberghiere con all'interno degli Onsen veri e propri): prenotazioni già effettuate e idee per il tempo libero da condividere con, mi pare di capire, altri ragazzi di un'altra città, conosciuti chissà dove, come e quando, che incontreranno in loco.

Si, perché il mese di vacanza dopo il Diploma indica anche un bel viaggio.

 

Funziona un po' come il nostro, italiano, viaggio per la maturità, anche se, in Giappone, si è considerati adulti per certi versi solo al raggiungimento dei 20 anni (arrivati a 16 anni i giapponesi possono già lavorare, a 18 possono ottenere la patente, mentre solo a 20 potranno fumare, bere alcolici e votare).

In genere i ragazzi delle scuole superiori hanno tutti un lavoretto part-time (molti, infatti, si pagheranno gli studi universitari e/o le spese per un eventuale vita in un'altra città, sempre a scopo universitario, con i propri lavoretti), per cui hanno messo da parte qualche soldino in vista di questo momento di divertimento.

Dovendoselo pagare da soli, e dovendo pensare anche a tenere da parte qualche soldo per gli inizi della vita universitaria, in genere non sono grandi viaggi: una settimana in qualche interessante e rilassante (ci penseranno loro a renderla anche divertente) ma economica località del Giappone (un esempio tipico sono proprio gli Onsen, magari in Hokkaido o in zone come Okinawa).

Recentemente le più importanti compagnie aree giapponesi (ANA e JAL tra tutte) hanno iniziato a organizzare viaggi in collaborazione con hotel anche all'estero, per cui si possono trovare economicamente interessanti offerte anche per la Corea del Sud, Taiwan e simili... cosa che attrae molto i giovani giapponesi.

In ogni caso, che sia in Giappone o nel vicino Estero, questo viaggio è molto atteso e c'è molta aspettativa: è un momento in cui, lontani dalle fatiche scolastiche e con un avvenire prossimo, finalmente, meno pressante, gli studenti giapponesi si sfogano in maniera genuina, allegra e libera.

 

Che altro dire, mentre li guardo sciamare per la città, portando un carico di grande energia, non posso che augurar loro un buon viaggio.

Omodetou, ragazzi, e buon divertimento!

 

Mi dispiace se, leggendo questo mio piccolo articolo, qualcuno rimarrà deluso.
Purtroppo ho deciso di scrivere in questo Blog sempre di argomenti riguardanti il Giappone, come la sua Storia, Religione, Cultura o anche Eventi.
Altre volte (a dire il vero la maggior parte delle volte), invece, scrivo le mie impressione, le cose che vedo e che mi colpiscono, le immagini che mi rimangono impresse... tutto ciò che, per me, vuol dire vivere in Giappone.
Non sarà fantasmagorico, ricco di informazioni strane o descrizioni di eventi, luoghi e/o modi di fare improbabili, né una lunga trattazione di quanti difetti possa avere un Paese abitato comunque da esseri umani, e quindi ben lungi dall'essere perfetto.

Questo è semplicemente il mio Giappone.